Incontinenza delle feci e possibili rimedi risolutivi
02/10/2017
Si calcola che una percentuale compresa fra l’1 e il 2% circa della popolazione generale sia affetta da incontinenza fecale, disturbo di carattere proctologico che comporta perdite involontarie di sostanze solide, muco e/o gas dallo sfintere.
Tali perdite possono verificarsi principalmente sotto sforzo a causa dell’aumento di pressione nella cavità addominale (es. durante uno sternuto o sollevando pesi), ma anche a riposo. E, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non ne sono colpiti solo gli anziani in conseguenza all’invecchiamento ma anche fasce ben più giovani della popolazione.
Ad esempio i sintomi dell’incontinenza fecale possono apparire nelle donne che hanno appena dato alla luce un bambino, poiché durante il parto capita che si verifichino traumi o lesioni alla zona del pavimento pelvico - che è proprio quella interessata dalla presenza dello sfintere.
Altre volte questo tipo di incontinenza è collegata a precise patologie, ad esempio il diabete o il morbo di Parkinson, e vi sono particolari situazioni in cui per via di prolungati e importanti periodi di stipsi o diarrea si iniziano ad avere queste sgradevoli perdite.
La cosa importante da fare è sempre rivolgersi al proprio medico affinché venga eseguita la corretta diagnosi dell’incontinenza delle feci ; per quanto riguarda i metodi di cura, particolarmente apprezzato in ambito proctologico è l’intervento mini-invasivo THD® GateKeeper, che con una tecnica chirurgica di alta precisione impianta piccolissimi impianti che agiscono efficacemente per il ripristino della normale continenza.
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