I cestini del bagno possono contribuire alla raccolta differenziata
12/07/2017
In molte zone d’Italia, così come all’estero, stanno prendendo piede i contenitori di rifiuti domestici dotati di microchip. Questi dispositivi a radiofrequenza, accessibili tramite un lettore RFID presente nei camion deputati alla raccolta dei rifiuti, permettono di analizzare i dati relativi alla produzione di rifiuti di ogni singola abitazione.
In questo modo il gestore ha la possibilità di valutare le quantità prodotte e scoprire quanto stiano funzionando le campagne per promuovere la raccolta differenziata; inoltre queste informazioni permettono una migliore organizzazione dei passaggi dei mezzi che prelevano la spazzatura nei centri abitati.
Il fatto di dotare i singoli contenitori della spazzatura di microchip e altri sistemi di tracciamento intelligenti può anche essere legato al fatto che, in certi luoghi, il rifiuto residuo viene pesato e le tasse calcolate di conseguenza; in questo modo si invogliano le famiglie a differenziare quanto più possibile lo smaltimento dei rifiuti domestici.
Probabilmente è ancora troppo presto perché i cestini dei bagni pubblici vengano dotati di simili tecnologie; ma è comunque possibile invogliare gli utenti a separare in modo responsabile i rifiuti collocando nelle toilette diversi contenitori a seconda del tipo di materiale da gettare via: ad esempio uno per la carta, uno per la plastica e uno per il rifiuto residuo. Per una migliore identificazione delle singole destinazioni d’uso si può inoltre optare per cestini bagno di colore diverso.
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