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Cosa Bisogna Sapere sulle Successioni Ereditarie

16/05/2016

 Arriva un momento nella nostra vita in cui ci si pone davanti al nostro cammino un momento di riflessione. È il momento della stesura del testamento.  

In prima istanza si tratta di un momento di riflessione perché per forza di cose dobbiamo fare il punto della nostra vita, cerchiamo di dare un valore a tutti i personaggi che hanno popolato la nostra vita, che ci hanno accompagnato per un tratto del nostro percorso. Oltre a dare una valore alle persone e a quello che ci hanno trasmesso. Possiamo andare indietro nel tempo con la mente e  far rifiorire ricordi di tutta la nostra vita, ricordi piacevoli, ma anche meno belli, che però ci hanno fatto crescere e diventare quello che poi siamo adesso.

La stesura di un testamento inoltre è importantissima perché va a ridurre i problemi che potrebbero verificarsi dopo la nostra dipartita. Andiamo quindi a semplificare anche la vita dei nostri eredi.

Le successioni ereditarie hanno infatti tantissime regole che devono essere rispettate, in modo che il testamento non possa essere impugnato dagli eredi o peggio ancora possa essere annullato, è quindi necessario conoscerle e rispettarle.

Il testamento prevede che si sia una quota che può essere destinata a nostro piacimento a chiunque, certo, anche agli stessi parenti, ma di solito è molto più bello destinarla a ONLUS, enti no profit, associazioni che fanno del bene aiutando persone meno fortunate di noi, migliorandone la vita.

Continuate a leggere e ne troverete alcune molto importanti.

Alcune delle Quote delle Successioni Ereditarie

Le successioni ereditarie hanno alcune quote molto precise che devono essere rispettate. Il testatore infatti non può decidere di lasciare tutto il patrimonio di cui è in possesso ad una sola persona, può destinare a suo piacimento solamente una quota.

  • Solo coniuge. Metà del patrimonio deve essere destinato al coniuge e l’altra metà può essere destinata a piacimento dal testatore.
  • Coniuge e un figlio. In questo caso il patrimonio deve essere diviso in tre parti equivalenti: un terzo al coniuge, un terzo al figlio e un terzo è la quota disponibile che può essere destinata a chi si vuole.
  • Coniuge e più figli. La quota disponibile in questa situazione è di 1 quarto del patrimonio, infatti un mezzo andrà a i figli e l’altro quarto rimanente al coniuge.
  • Solo un figlio. Qui si divide in due parti uguali: una a figlio e una è quella disponibile da destinare a piacimento.
  • Due o più figli. Due terzi dell’eredità devono essere destinati ai figli e la restante parte può invece essere destinata a piacimento a chi si vuole.

 





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