La scelta delle matrici per presse piegatrici e dei relativi punzoni
16/03/2018
Un materiale di partenza apparentemente tanto semplice come la lamiera metallica può dare origine a una gamma pressoché infinita di prodotti e componenti diversi tra loro, grazie all’utilizzo di macchinari versatili come le presse piegatrici.
A seconda del lavoro da svolgere, su queste presse sono montati utensili (punzoni e matrici) e il laminato viene interposto fra di essi; per mezzo di una pressione elevata, il metallo verrà deformato in modo preciso.
Un fattore importante da tenere in considerazione quando si parla della scelta di punzoni e matrici per presse piegatrici è l’elasticità del materiale che viene lavorato. Tutte le lamiere metalliche presentano un certo grado di elasticità, il che significa che, dopo essere state deformate nella pressa, l’angolo di piegatura tenderà a riallargarsi leggermente.
Ciò porta a due considerazioni fondamentali: la prima è che occorre scegliere utensili che deformino il materiale tenendo conto di questo peculiare comportamento, ovvero un po’ più del necessario.
Tuttavia, quando non vi è margine di errore poiché i componenti finiti in laminato metallico devono rispondere a standard di precisione molto elevati, è necessario avere l’accortezza di optare per un materiale che abbia una ridotta elasticità, come ad esempio la lamiera in acciaio a basso contenuto di carbonio. Materiali come l’acciaio a elevato tenore di carbonio e l’acciaio inossidabile non sono invece adatti per le lavorazioni di precisione, poiché più elastici.
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