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Fai di un hobby un impiego: apri un catering!

03/07/2012

 
 
 
 
Vi capitano, con una certa frequenza, una o più di queste cose?
 
1- Gli amici vi supplicano di cucinare la torta per le feste di compleanno dei loro bambini?
 
2- Chi ha avuto la buona sorte di venire a cena da voi fa di tutto per ricevere un secondo invito e degustare ancora la vostra cucina?
 
3- Siete voi quelli a cui si rivolgono I colleghi quando vogliono una cena particolare per la loro festa di fidanzamento? 
 
 
 
In tal caso, forse, aprire un'attività di catering potrebbe essere una iniziativa da vagliare, se vi interessa un'attività sempre nuova, avvincente, e di enorme gratificazione - ma allo stesso tempo faticosa, complessa, e che richiede un'enorme attenzione ai dettagli, dal condimento dei voul-au-vents all'acquisto urgente di tavoli pieghevoli  per una festa.
 
 
 
Un servizio di catering, infatti - può succedere di scordarlo, ed è quindi bene riconfermare il punto - non è un ristorante. Questo è un'attività con alto grado di stabilità, con una sede fissa, con dei menù che una volta stabiliti rimangono gli stessi anche per mesi, con una clientela consolidata; il catering è invece una realtà in continuo mutamento, dove c'è sempre un' urgenza, dove non mancano mai le novità. Un po' come aprire un ristorante nuovo ogni mattino, per poi chiuderlo ogni sera e predisporsi all'indomani con nuove energie.
 
 
 
Non dimentichiamo, certamente, I punti di vantaggio che sono caratteristici dell'aprire un'attività di servizio catering: fra questi, spiccano decisamente I bassi costi di apertura, che sono indubbiamente più limitati di quelli tipici di altre realtà di ristorazione. Nessun affitto di grandi locali, ad esempio; nè, com'è logico, le corrispondenti bollette di servizio. Perfino oggetti necessari a un ristorante fin dal primo giorno, come piatti, bicchieri e tovaglie, potremo non acquistarli e limitarci a noleggiarli o farli affittare dai nostri clienti, sempre che non sia il cliente stesso a desiderare di usare i propri.
 
 
 
Non pensiamo però che sia tutto e solo oro, per chi decide di aprire un catering: ci son anche preoccupazioni tipiche di questo lavoro e che non toccano I titolari di ristoranti. Una di queste, per esempio, è il trasporto del cibo, che è una problematica incessante nel catering e diventa ancora più fondamentale quando si lavora all'aperto, o comunque senza una cucina sul luogo, e si deve quindi anticipare di portare con sè sia cibi caldi che cibi freddi alla giusta temperatura: pensiamo ad un cocktail in un parco, o ancora ad un coffee break in un'azienda. In questi casi l'aspetto logistico è eminente, e perchè tutto vada al meglio è necessario essere preparati e dotati di tutte le attrezzature necessarie a finire il servizio.
 
 
 
Soprattutto, per concludere, un'osservazione fondamentale: non dimentichiamo mai che gettarsi in quest'avventura non è un hobby, ma un'attività - e non può quindi prescindere da ragionamenti di ordine strettamente economico. Non stiamo più cucinando gratuitamente per amici e parenti, ma gestiamo un'azienda: se non pianifichiamo con precisione spese e guadagni, e quantità di cibo da cucinare (un errore comunissimo nel catering, quest'ultimo) rischiamo di veder svanire tutto il nostro profitto, rendendo tanta fatica antieconomica. Attenzione!
 




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