Percorso pagina: Turismo | La buona tavola romagnola: lo zanchetto fritto

La buona tavola romagnola: lo zanchetto fritto

16/02/2012

 Si tratta della sogliola gialla Buglossidium luteum, e sembra un pesce raro, invece in Romagna si è abituati a mangiarla fritta inserita nelle tipiche fritture servite in ristoranti tipici e ancor di più nei menù degli hotel Rimini 3 stelle che fanno della tradizione culinaria romagnola e dell'uso dei prodotti freschi il proprio fiore all'occhiello così da essere scelti da tanti turisti che approfittano di tante offerte hotel Rimini preparate proprio grazie alla buona cucina.

Questo sogliola a Rimini si chiama "zanchetto", e la tradizione del fritto romagolo lo include al suo interno assieme ai moletti, alle triglie, alle baraccoline, alle seppie e ai calamari.
Ogni buomn riminese e a questo punto ogni turista abituè della riviera di rimini conosce la sogliola zanchetto, anche se, seppur piatto conosciuto anche dai Romani, nella zona riminese la frittura è stata importata dalle zone del ravennate non più tardi del 1600.
Riportando il discorso sullo zanchetto. o meglio sogliola gialla, si può con certezza dire che è un pesce appartenente alla famiglia dellw Soleidae.
Ha un corpo a contorno ovale molto schiacciato (tipico della sogliola) con occhi sul lato destro del corpo stesso.
La pinna pettorale del lato cieco, quello sisistro per la precisione, è rudimentale, è piccola anche la pinna posta sul lato oculare.
Il colore del lato oculare del corrpo è bruno giallastro o bruno chiaro.
Il colore delle pinne e della parte bassa del pesce hanno dei raggi più chiari ad archi che si mescolano al colore del dorso.
Lo zanchetto è lungo da 10 a 15 centimetri, vive sui fondi sabbiosi che stanno al massimmo di 40 metri in profondità, alcune specie della sogliola arrivano a vivere su fondali sabbiosi posti a 450 metri di profondità e quelle specie si nutrono di piccoli crostacei, di molluschi e di altri invertebrati
Un piccolo consiglio su come preparare una buona frittura, il pesce deve essere ben lavato e soprattutto dopo averlo tagliato e pulitio deve essere asciugato, solo successivamente deve essere infarinato e messo a friggere in olio bollente pulito, mai inferiore alla temperatura di 170°
Buon Appetito!




Ulteriori articoli di questa categoria:



Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità come specificato nella cookie policy.
Chiudendo questo banner con la crocetta o cliccando su "Rifiuta", verranno utilizzati solamente cookie tecnici. Se vuoi selezionare i cookie da installare, clicca su "Personalizza". Se preferisci, puoi acconsentire all'utilizzo di tutti i cookie, anche diversi da quelli tecnici, cliccando su "Accetta tutti". In qualsiasi momento potrai modificare la scelta effettuata.