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Rimini nel medioevo

22/11/2012

Tra i fiumi Conca e Marecchia, le valli e le colline arricchiscono il panorama marittimo del riminese, i colori freschi compongono gradazioni di verde dalle sfumature più improbabili. Altrettanto colorati sono i piatti e i vari prodotti artigianali locali con i quali è possibile entrare in contatto praticando escursioni nell'entroterra o nei dintorni della città di Rimini.
Nelle vicinanze è possibile alloggiare in una delle tante strutture proposte sul sito di hotel specializzato sito di hotel.
Nei tanti borghi è possibile vedere svelarsi ogni volta una storia e un racconto differente spesso nati in tempi antichissimi. Una storia è prevalentemente medievale e tanti sono i tesori ereditati dalla famiglia Malatesta e dai Montefeltro, castelli e decorazioni lasciano rivivere alcuni momenti quotidiani di un tempo che non c'è più.
"La Cattolica" nominata da Dante nel XXVIII Canto dell'Inferno, « ... gittati saran fuor di lor vasello e mazzerati presso a la Cattolica per tradimento d'un tiranno fello. » è oggi luogo di relax che permette il facile raggiungimento dell'entroterra grazie alla sua posizione strategicamente centrale rispetto alla riviera, basta cercare tra hotel 3 stelle Rimini vicino a Cattolica per ritrovarsi coccolati dalle tradizioni e usanze marinare.
Uno dei borghi più noti ad esempio è Verucchio che con la sua rocca svettante sull'orizzonte romagnolo accoglie migliaia di turisti durante le famose sagre che vengono organizzate per esaltare il patrimonio culinario e artigianale locale.
Per chi volesse avventurarsi nella storia dell'esoterismo locale è possibile imbattersi nelle vicende dei castelli di Montebello e Torriana ed entrare in contatto con alcuni dei credi medievali più diffusi, le storie di fantasmi.
Gradara non è da meno in quanto a miti, la sua fortezza Malatestiana fu citata da Dante nella Divina Commedia, per raccontare un drammatico amore, quello di Paolo e Francesca.
Il fermento artigianale di Santarcangelo di Romagna  si basa su storie di operatori di lunga data, che detengono il bagaglio culturale locale nelle loro mani e lo mettono in mostra tramite la produzione ed esposizione, tra i tanti esempi qui citiamo la stamperia Marchi, che già dall'età medievale, con la stampa in ruggine decora le sue tele, e il "Museo del Bottone" di Giorgio Gallavotti che espone un numero non quantificabile di bottoni appartenenti a tutte le epoche storiche.





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